La colonia padana di Ostiglia

Estate alla colonia padana

Nel luglio 1921, il medico Giuseppe Bacchi, direttore della colonia padana di Ostiglia, compilava un dettagliato questionario con interessanti informazioni sulla colonia appena istituita. Si trovava in località Boschina, sulla spiaggia sinistra del fiume Po; i locali erano costituiti dalle tende fornite dalla Direzione generale di sanità e la proprietà era di Angela Candotti in Zanini; la sorveglianza direttiva affidata a un medico e il servizio a due inservienti; tutti i bambini erano ammessi gratuitamente, l’accesso era libero e senza limite di età.

In quell’anno, i bambini inviati alla cura furono 150 maschi e 150 femmine. Non si verificarono malattie infettive e le forme morbose accolte furono circa 70, così divise:

-          Gracilità, debolezza, anemia (circa 20 maschi, circa 20 femmine)

-          Linfatismo, scrofolosi (circa 5 maschi, circa 12 femmine)

-          Tubercolosi delle ossa, ghiandole e pelle (2 maschi, 1 femmina)

-          Pretubercolosi (circa 10 bambini)

Il medico scrive che “Il trattamento solare fu applicato con le norme solite come per il mare. Da applicazioni solari di pochi minuti si arrivò gradatamente ad applicazioni della durata di 2-3 ore consecutive (con sole e sabbia cocenti)”. “Si è notato un aumento di peso notevolissimo in tutti i bagnanti ed in parecchi uno sviluppo somatico insperato, con aumento della forza e dell’appetito. Dei malati si può ritenere che circa 1/3 sono guariti, 1/3 migliorati ed il resto rimasero stazionari. Nessuno peggiorato e nessuno morto”.

 

Di seguito due manifesti a stampa:

1.     Manifesto del 12 luglio 1921 sull’inizio dei bagni gratuiti di acqua e di sole per piccoli e grandi in località a valle del Ponte della ferrovia (Boschina) dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15 alle 18.

Queste le norme da osservare: obbligo del costume da bagno; consigliabile un copricapo di tela; il bagno deve essere breve; l’esposizione al sole deve essere breve nei primi giorni e poi, con intervalli, potrà protrarsi per ore.

Aria, luce e calore sono coefficienti necessari per acquistare o conservare la salute”.

2.     Manifesto del 16 luglio 1923 con cui si avverte dell’apertura del bagno pubblico alla Boschina dalle 8 alle 11.30 e dalle 14 alle 18.30.

E’ obbligatorio il costume da bagno; il bagno deve essere preso entro una zona segnata ed essere breve; l’esposizione al sole deve essere breve e con intervalli nei primi giorni.

E’ anche istituito un servizio di trasporto con barche partendo dal Ponte in chiatte. Si conclude con questo consiglio “il sole e l’aria libera, in ispecial modo per i fanciulli, costituiscono i principali fattori pel ringiovanimento dell’organismo”. 

 

Documenti conservati presso l’Archivio Storico Comunale di Ostiglia, Categoria II (Beneficienza). Anno 1925, busta 141.

 

Questa “pillola d’archivio” è stata  curata dalla dott.ssa Chiara Manzoli  (Coop. Charta di Mantova).

 

 

Per contattare l'Archivio storico comunale: tel. 0386-300291 (Biblioteca comunale) - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.