La Fiera Campionaria di Ostiglia

FIERA CAMPIONARIA DI OSTIGLIA

La prima Fiera campionaria di Ostiglia fu inaugurata il 30 marzo 1946 subito dopo le elezioni amministrative del 24 marzo e si chiuse il 7 aprile. Nacque per iniziativa dell’avvocato Strinasacchi e di altri organizzatori, il geometra Giacomo Tarozzi, il maestro Livio Fattori, il sindaco Federico Mirandola, Paride Mantovani, il dottor Vicaroli e il dottor Mazzali.

Durante i giorni della Fiera i prodotti dell’artigianato e dell’industria, presentati da varie ditte ostigliesi e di altre città come Mantova, Modena, Brescia, Monza, Milano, Torino, erano esposti negli edifici della scuola elementare e della palestra di via Bonazzi; le macchine agricole si trovavano nel cortile municipale e per le vie principali del paese; le razze di cavalli e di buoi si potevano vedere in piazza del Mercato.

Richiamavano l’attenzione alle attività artistiche varie iniziative: una mostra di pittura, fotografia, scultura allestita presso la scuola media in piazza Cornelio (tra gli artisti lo scultore Gorni), un concerto lirico al teatro Paganini con la partecipazione del baritono ostigliese Renato Molinari, un concerto in piazza della banda di Sustinente, una mostra di ricamo all’Istituto S. Giuseppe, una mostra della moda, uno spettacolo filodrammatico al teatro Paganini, un torneo di pallacanestro, una corsa campestre di 5 chilometri e un incontro di box, una gara di tiro dal piccione allo stadio comunale, incontri di calcio.

La Fiera campionaria, che si impose dal 1946 e da allora si ripete ogni anno, segnò un superamento dell’antica fiera paesana di S. Lorenzo incentrata soprattutto sul mercato del bestiame.

Le successive edizioni della Fiera ebbero sempre maggior successo anche perché arricchite nel 1947 da una Mostra canina a carattere nazionale promossa dall’avvocato Giulio Strinasacchi e dai marchesi Renzo e Celio Benatti. Alla I Esposizione Nazionale Canina parteciparono 126 esemplari e vennero assegnati premi speciali per £ 20.000. Il successo ottenuto dalla manifestazione favorì la nascita del Gruppo Cinofilo Ostigliese.

La Fiera continuò ad avere un lusinghiero successo negli anni seguenti mantenendo le originarie caratteristiche.

Con deliberazione n. 42 del 14 febbraio 1966 venne adottato il testo del regolamento per la Fiera. Nel 1966 la Fiera, entrata nella sua 20^ edizione, si è rinnovata, infatti accanto alla tradizionale mostra delle attrezzature agricole e l’Esposizione nazionale canina troviamo la I Mostra interregionale degli istituti e delle scuole statali d’arte, la Mostra del fiore e della pianta ornamentale, due mostre di pittura, la Mostra mercato filatelica e numismatica, la mostra mercato dell’automobile, il convegno lattiero-caseario, il concerto della banda e del coro di Bardolino e l’esibizione del Gruppo folcloristico di Belgrado.

Nel 1969 viene organizzata l’assegnazione del “Cornelio d’oro” volta a premiare un artista del mondo dello spettacolo radio-televisivo. Il “Cornelio d’oro” si terrà per 5 edizioni dal 1969 al 1973.

Nel 1973 viene programmato un Concorso ippico interregionale.

In occasione della 35^ edizione della Fiera, pur conservando la rassegna delle attrezzature nell’area scoperta tradizionale, viene allestita la I Mostra mercato coperta in piazza Garibaldi con 40 stands coperti.

Nel 1984 la Mostra mercato venne allestita nei magazzini ex Eridania con 82 stands oltre agli espositori nell’area antistante scoperta. In questa edizione viene istituito anche il Premio Vetrina.

Nell’anno 1985 viene costituito l’Ente Manifestazioni Ostigliesi (EMO) con la finalità di organizzare la Fiera di Primavera per valorizzarla, rilanciarla e farne il punto di riferimento di tutto il movimento commerciale ed economico del Basso Mantovano.

Nell’edizione del 1986 si tiene la Selezione mondiale di scafi radiocomandati presso i laghetti di S. Romano.

Nel 1991 l’Ente Manifestazioni Ostigliesi cessa di esistere e l’organizzazione della Fiera viene assunta direttamente dal Comune. Nel 1992 si propone la Rassegna dell’auto d’epoca e nel 1993 il concorso di pittura. In questo periodo la Fiera perde le proprie caratteristiche economiche anche a causa del mutare dei tempi e si va affermando più per gli aspetti ricreativi.

 

Bibliografia:

AA. VV. Gruppo di ricerca della parrocchia di Ostiglia, Ostiglia nella storia 1943-1952 vol. 1, aprile 1994

Pasotto Gianni, La fiera di Ostiglia nel tempo, aprile 1995

 

I documenti qui proposti, facenti tutti parte dell’Archivio storico comunale di Ostiglia, sono quelli che riguardano la nascita della Fiera campionaria e gli anni immediatamente successivi.

Il materiale è conservato nella Categoria 11 (Agricoltura – Industria - Commercio), classe 4 (Fiere e mercati):

-         faldone n. 1066 (ex 171) anno 1946;

-         faldone n. 1120 (ex 192) anno 1947;

-         faldone n. 1133 (ex 216) anno 1948;

-         faldone n. 1143 (ex 236) anno 1949;  

-         faldone n. 1159 (ex 260) anno 1950.

Questa “pillola d’archivio” è stata  curata dalla dott.ssa Chiara Manzoli  (Coop. Charta di Mantova).